MOLTO SOMIGLIANTI, QUASI IDENTICI...
Il SILKY TERRIER, il cugino australiano dello yorkie
caratteristiche e curiosità di questa rarità canina raccontate dall'allevatore
il mio primo incontro
con il Silky terrier dal vivo lo ebbi molti anni fa, in Francia.Una signora molto elegante ne portava a spasso una coppia con grande sussiego. Alla prima occhiata capii subito che non erano yorkshire, benché molto simili
Mi avvicinai e feci qualche domanda. La signora pareva estasiata che qualcuno riconoscesse la sua rarissima razza. Appena mi chinai i cagnini mi coprirono di feste e leccatine, erano cordialissimi, con un appariscente manto setoso e lucido e sprizzavano salute da ogni poro. Ne fui davvero colpita!
Al rientro mi diedi da fare per reperire informazioni, ma allora non c’era internet e la ricerca non fu affatto semplice. Eppure sapevo che quell’incontro non era casuale e il mio istinto di cinofilo mi portò ad accantonare ma non a escludere un approfondimento successivo.
A distanza di parecchi anni e l’esistenza dei controlli parentali a mezzo DNA, mi hanno portato a “ripescare” la voglia di una nuova esperienza cinofila introducendo in Italia alcuni soggetti pregevolissimi e delle migliori linee australiane esistenti. Dal 2007 l’allevamento ALIBI non si occupa più solo di Yorkshires, ma anche di Australian Silky Terrier.
Ve ne potrei parlare per ore dato che hanno letteralmente fatto breccia nel mio cuore…ma vi dirò solo poche informazioni, perché tutto desidero tranne che diventi un cane popolare, anzi è tanto più piacevole che rimanga una rarità, allevato e posseduto solo da una piccola nicchia di estimatori e che possibilmente su di lui non si estenda la mano infausta dei commercianti .
Il Silky Terrier (nome originale è Australian Silky Terrier) è un piccolo terrier che rientra nella catalogazione Ufficiale FCI fra i Terrier Toy. Lo Yorkshire (cui assomiglia molto) partecipa nella misura maggioritaria alle sue origini: gli Inglesi infatti ne esportarono diversi soggetti in Australia e lì iniziarono una selezione parallela ma con immissioni di sangue di altri terrier. Nasce così in Australia il Terrier setoso di Sidney riconosciuto successivamente come Australian Silky Terrier. Oggi in molti Paesi viene appellato semplicemente Silky terrier
Ha l’aspetto di un piccolo cane ma estremamente vigoroso e con una buona percentuale di massa muscolare. L’altezza prevista è di c.ca 24 cm(alla spalla). Caratteristica che lo fa assomigliare allo yorkie è il bellissimo mantello setoso, di colore argentato o blu e focato dorato. Alcuni proprietari gli applicano il fiocchetto alla testa ma lo trovo disdicevole: che piacere c’è a possedere una razza rara se la si omologa ad un’altra?
Il carattere è semplicemente delizioso: dai terrier ha preso solo la briosità e la capacità lavorativa, oltre a salute e resistenza fisica, ma il carattere è decisamente meno’spigoloso’ rispetto ad alcune razze terrier; è invece più malleabile, come lo yorkshire, senza perdere personalità e spiccato senso della famiglia. Questa malleabilità giova moltissimo nella convivenza con altri cani, con i gatti o con animali ben più grossi: il mio nutrito gruppetto di terrier convive egregiamente col nostro pastore maremmano, il siamese di casa e, prima che ci venisse a mancare, con la nostra cavalla Quarter Horse che viveva in giardino!
Della salute non posso dire che bene: ogni tempo, gelido o torrido, non lascia segno e non toglie loro il buonumore e la voglia di giocare. Non vi saprei dire in età geriatrica dato che i miei non ci sono ancora arrivati, ma ho personalemte conosciuto presso amici allevatori vecchietti di Silky di 17 anni davvero in ottima forma!
Il Silky terrier è un cane straordinario, ride! Ha uno sguardo e una mimica facciale che sembra farlo sorridere, soprattutto quando incontra lo sguardo del proprietario. Ne è letteralmente innamorato, pare che quasi respiri solo per lui. Ha riguardo e rispetto per tutta la famiglia e una pazienza infinita con i bambini. Non è un mollaccione da divano quindi penso che un padrone che non lo possa portare con sé durante gli spostamenti sia ciò che di peggio possa capitargli: tutti i cani, ovvio, vorrebbero stare sempre col padrone, eppure alcuni sono di indole più casalinga, altri invece hanno una mole più ingombrante e per questo accettano di non poter partecipare ad ogni attività famigliare. Il Silky Terrier grazie al vantaggio della piccola taglia e l’adattabilità ha piacere immenso a nuove avventure col ‘papà’ o la ‘mamma’ di turno. Diventa quasi fisiologico averlo sempre con sé. Nonostante questo se deve stare a casa anche molte ore da solo impara a farlo senza protestare. Non usa mai la voce se non è strettamente indispensabile. Infatti devo purtroppo qui ammettere che il mestiere di cane da guardia non è la sua specialità!..
..ecco quanto accadutomi tempo fa: di ritorno dall’Expo Internazionale di Montecarlo avevo promesso a mio figlio una visita all’acquario di Genova. Parcheggiammo il Camper in una zona residenziale su uno stradone di forte passaggio. A bordo due silkyne che avevo presentato in show erano a riposare sui cuscini nel garage retrostante. La visita all’Acquario durò circa 3 ore; al ritorno avvicinandomi al mezzo mi si gelò il sangue. La porta era scassinata, a bordo tutto sottosopra…avevamo subito un furto! Corsi verso la porticina del garage terrorizzata temendo che mi avessero portato via i cani o li avessero uccisi per zittirli, invece…belle come il sole salterellavano alla mia vista ridendo di felicità, per nulla agitate dall’estranea intrusione di poc’anzi. Va però precisato che i cani che frequentano esposizioni sono abituati a mostrarsi molto miti anche con estranei. Forse però se ci fosse stato il mio silky maschio un cenno d’allarme l'avrebbe dato, quel tanto per infastidire i ladri e abbastanza per evitarmi il furto di diverse cose!!!
Un’ altra caratteristica che adoro di questa razza è che pure il Silky, come anche lo Yorkie, non fa la muta, ovvero non ti lascia per casa quell’infinità di microscopici peletti che si rinnova a ogni cambio di stagione. Il mantello semilungo e setoso si spazzola facilmente una volta la settimana ed è sufficiente per tenerlo sempre in forma. Si può anche tosare ma fa parte del look della razza e sarebbe un peccato.
Un altro vantaggio di questo pelo è che per chi volesse partecipare alle esposizioni il cane è pronto in ogni momento della sua vita: infatti a differenza degli Yorkshire terrier dove la preparazione alle gare di bellezza va preventivata con largo anticipo poiché la cura del mantello ( che deve arrivare a toccare terra) è maniacale e infuenza tutto lo stile di vita del cane, per il silky non è richiesto. Il pelo deve risultare semilungo e non lunghissimo, cosa assai facile da ottenere anche per un neofita.
Voglio terminare qui, poiché dato che l’ospitata è su un portale dedicato agli yorkshire non vorrei che mi si censurasse! A proposito di ciò tengo a dire che il mio percorso allevatoriale e le mie soddisfazioni con gli amati Yorkie mi nutrono lo spirito ogni giorno e sempre così sarà finchè avro la forza di allevare. Il Silky è una nuova ‘scommessa’ cinofila perché un allevatore ogni tanto ha bisogno di riscommetere su se stesso, di rimettersi in gioco con una nuova esperienza: e tanto più è ardua tanto più ti ripaga. Io ho cercato la più difficile: una razza ancora rara per la quale l’unico difetto è avere un antagonista così popolare come lo yorkie.
A oggi però i risultati mi danno ragione; a parte le vittorie ottenute dalle mie stelle nascenti mi riferisco soprattutto al clima esclusivo e sereno, portatore di piacevoli contatti e persino amicizie nate fra i nuovi proprietari dei miei silky e anche con i colleghi allevatori dall’Europa all’Australia, sempre pieni di suggerimenti preziosi e prove di cordiale amicizia
Approfitto per salutarvi tutti ovunque voi siate
Silvia Valiati – ALIBI kennel
greetings to all: Mimi Vaic- Ines Hoehne- Mirjana Krsti -Sally Baxter and my dear friend Andrea Albrecht
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